Privato
La vita dei businessmen e degli artisti coniuga i due bisogni umani fondamentali, abitare e spostarsi, nella stanza d’hotel. Gli architetti del nomadismo, alle prese con il disegno delle stanze d’hotel, si sono confrontati nei decenni con la piccola dimensione, i limiti dello spazio e l’apparente precarietà. Gli abitanti temporanei ritrovano in questi luoghi terzi la casa medesima, seppure in luoghi ogni volta diversi.
Questo progetto nasce dall’idea di riconfigurare, nel centro di Milano in un’area adiacente a CityLife, uno spazio che riassume la semantica di un hotel 5 stelle, un piedà- terre, un miniappartamento, una suite!
Le realizzazioni comprendono un armadio con ripiani estraibili che contengono lo spazio per 2 valigie sempre pronte alla ripartenza e configurano uno spazio che risponde ai bisogni del viaggiatore. La volumetria dell’armadio, sospesa assieme a tutte le altre, su piedini dal design anni ’50, si articola in diversi piani di profondità e finiture dove una laccatura opaca ed un’essenza lignea, creano una scenografia quasi televisiva a pochi passi dalla sede RAI di Corso Sempione.
Un tavolo si proietta su un doppio tendaggio. La cucina, contenitore perfetto adiacente la porta d’ingresso, attraverso uno specchio si apre verso la luce.
Una toilette all’orientale completa l’esperienza, mentre il lavabo nello shaving mattutino invita l’ospite alla ripartenza verso Est o verso le luci della Sicilia.
Cliente Privato
Progetto Missio Luca Architetto
Città Milano
Foto Tomaso Macchi Cassia – Milano